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Misurare- Valutare l’evangelizzazione nelle nostre opere educative

L'Incontro Provinciale si concentra sulla seconda giornata di spiegare lo strumento per valutare la centralità dell'evangelizzazione in ogni scuola e stabilire un nuovo quadro comune su di esso. Abbiamo una scuola di evangelizzazione? Per dare una risposta a questa grande e profonda domanda, il cammino è iniziato oggi durante la celebrazione della seconda sessione dell'Incontro Provinciale dei Maristi del Mediterraneo. Ebbene, in realtà, i passi sono stati fatti da molto tempo e il frutto di quel lavoro precedente è stato presentato a questo incontro internazionale. Lo strumento per valutare la centralità dell'evangelizzazione nelle nostre opere è stato illustrato attraverso gruppi di lavoro per paesi di provenienza. E’ stato spiegato che il lavoro di un anno di tutte le equipe trasversali ha prodotto uno strumento diviso in 8 scenari - che coincidono con quelli del Piano Strategico e facilitano il necessario collegamento tra piano e progetto - 25 aree e 82 criteri valutabili. Il programa sarà sviluppato attraverso i seguenti passi: a.         Analisi della realtà da parte dell'intera comunità educativa. b.         Valutazione interna ed esterna. c.         Studio dei risultati. d.         Proposte personalizzate di miglioramento. Verrà realizzato un questionario tramite “Forms” in ogni scuola nel mese di aprile. A seconda dell’incarico che si ricopre nella scuola si avrà un questionario specifico a cui rispondere; si dovrà rispondere a tutte le domande tranne quelle in cui compare l'espressione: "rispondi solo se ... ad esempio, insegnante di scuola primaria". Verranno create cinque equipe (Italia, Libano e tre per la Spagna). Saranno formate da membri delle equipe provinciali (quattro persone) e da coloro che lo desiderino. Queste equipe avranno il ruolo di “osservatore esterno” e realizzeranno lo studio dei risultati e le corrispondenti proposte di miglioramento. per risolvere qualsiasi dubbio che possa sorgere durante compilazione dei questionari. -L'obiettivo di questo questionario non è quello di dare alcun voto ma di raccogliere informazioni attraverso le risposte di varie persone e stakeholders che ricoprono ruoli diversi all’interno della scuola; questo è necessario per fare in modo da avere un'analisi il più oggettiva possibile che ci aiuti a comprendere la nostra posizione in ciascuno dei criteri di evangelizzazione. Dopo un momento di riposo e riflessione personale, c’è stato un momento in cui è stato spiegato l’integrazione di questo grande progetto con il resto delle iniziative provinciali. Questa parte è iniziata anche con una domanda: perché faccio quello che faccio? Questo punto di partenza è servito a sottolineare che qualsiasi azione che intraprendiamo deve essere motivata da qualche ragione precedentemente considerata. Quindi, in questo caso - e in molti altri - si tratta di passare dal pensiero (idea) all'azione (misura), perché il binomio "pensiero-azione" deve ricorrere in tutto ciò che proponiamo, poiché dà senso a tutto il nostro Azioni. L'ultima fase della seconda giornata dell'Incontro provinciale è stata guidata da Fr. Chano Guzmán, che ha iniziato sottolineando tutto il lavoro svolto per arrivare  all’incontro provinciale. Perché, sebbene sembri complesso a priori, è semplice nella pratica. Sarà un lavoro individuale di ogni centro e la somma di tutti servirà per riflessioni comuni. Dopo il suo sviluppo, il prossimo scopo è quello di stabilire un Documento cornice per l'Evangelizzazione, un materiale che sarà pronto entro l’anno 2021. Fr. Chano ha fatto un riepilogo dei due giorni di lavoro e ha sottolineato che l'evangelizzazione non è un'aggiunta ma "il sangue che scorre nelle nostre vene, è la sete di Dio per trasformare la realtà". La Commissione preparatoria per l'Incontro provinciale ha voluto ringraziare tutti per il loro coinvolgimento e partecipazione: "Grazie a ciascuno di voi perché siete sale del mondo e luce in arrivo; l’ incontro provinciale del 2021 è stato chiuso e tenendo presente che, in ogni momento, #SiamoVangelo #SiamoFamiglia

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RETE DI COMUNITÀ MARISTE IN EUROPA (Moving)

Da diversi anni nella regione marista d’Europa (MRE: Marist Region of Europa) abbiamo riflettuto e definito un nuovo progetto che abbiamo chiamato “Rete di comunità mariste in Europa”. Il lavoro di rete è già una realtà della regione in altri settori fondamentali della nostra vita e della nostra missione: pastorale, solidarietà, formazione, etc. Ci sono molte comunità, fratelli e laici che, in un modo o nell’altro, hanno partecipato alla riflessione e all’attuazione di questo progetto. Quattro sono i principi alla base della Rete: 1. Promuoviamo una visione nuova e arricchente che ci incoraggi a camminare, verso una “famiglia globale” per generare e nutrire la vita e la missione marista in Europa in tutta la sua diversità. 2. Ci sentiamo chiamati a promuovere, accompagnare e rafforzare comunità incentrate sulla fraternità che coltivano una spiritualità basata sull’incontro con Dio, con se stessi e con gli altri. Così rispondiamo concretamente alle esigenze emergenti che ci interpellano come cristiani e maristi in relazione alla chiesa locale e/o ad altre istituzioni. 3. Condividiamo, come rete, sinergie, persone, missione, vita, comunicazione..., partendo da una disponibilità globale, per offrire uno sguardo pieno di speranza per un futuro marista in Europa. 4. Costruiamo focolari di luce come Maristi di Champagnat, impegnandoci con passione nella creazione di uno stile di vita familiare aperto a tutti per rispondere alle chiamate del XXII Capitolo Generale. Non sono un gruppo di comunità “speciali”, come se fossero una “selezione” che servirebbe da esempio per gli altri… Si tratta semplicemente di promuovere una nuova visione superando le barriere provinciali. È aperto ad altre comunità che sentono questa chiamata. Attualmente 8 comunità, di diverse province, hanno iniziato il cammino, e ve le presentiamo in modo semplice con questo video. Equipe Fratelli Oggi

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Wake Up: Nuovo tema dell’anno 2020-2021 per prendersi cura del pianeta

I maristi vogliono promuovere l'ecologia nelle loro opere educative e contribuire ad un mondo più sostenibile con l’esempio quotidiano L'Istituto dei Fratelli Maristi delle Scuole in Spagna sta iniziando un nuovo anno che porta un nuovo tema, perciò una nuova sfida. "Wake up" è il tema scelto per l'anno accademico 2020-2021, che ha al centro, l’importanza dell'ecologia. La proposta educativa che le Province mariste offrono passa attraverso la tutela del pianeta, tema che appare in modo ricorrente, nella Bibbia, nelle encicliche di papa Francesco come il 'Laudato Si' e tra le priorità anche dell'ultimo Capitolo generale (CG) dell'Istituto Marista, dove la quinta chiamata del XXII CG ci invita a rispondere con audacia alle esigenze emergenti e, in particolare, chiama proprio a "risvegliare in noi e intorno a noi una coscienza ecologica che ci impegna alla cura della nostra casa comune". "La conservazione del nostro pianeta, l'ambiente, la sostenibilità, la lotta contro l'inquinamento e la desertificazione, il riciclaggio, la vigilanza sui nostri mari, sono alcuni degli elementi che guideranno il lavoro durante quest'anno", riferiscono attraverso la spiegazione del nuovo tema. In questo senso, "Wake up" servirà come termine per ricordarci che in questi mesi dobbiamo essere svegli, attenti e vigili di fronte a ciò che accade intorno a noi, ma, soprattutto alla conservazione del nostro mondo; a ciò che, come maristi, definiamo: cura della casa comune. Vi incoraggiamo ad unirvi a noi in questa sfida: ci svegliamo? Il messaggio dello slogan è sostenuto da un manifesto che è un appello urgente a prendersi cura della Terra e a dare una risposta immediata ai problemi legati al clima. "Wake up" è un imperativo, un messaggio di SOS per un pianeta che, se non ce ne occupiamo, sta morendo. La visione non vuole essere allarmistica, ma realistica e, allo stesso tempo, piena di speranza attraverso molti elementi perché è ancora possibile svegliarsi e fare qualcosa per questa terra che ci è stata donata. È vero che la situazione causata dalla pandemia globale di COVID19 fa della salute una priorità e una preoccupazione assoluta in tutti i settori. Quindi, per garantire una salute adeguata è anche necessario vivere in un ambiente pulito e sano. A tal fine, la riduzione dell'inquinamento e la conservazione dell'ambiente sono aspetti fondamentali che contribuiscono al raggiungimento di un habitat ideale. Perciò, questo argomento si dimostra tanto valido quanto importante. Passando alle risonanze della Bibbia, è ora di svegliarsi dal sonno e mettersi al lavoro. A questo proposito, molte offerte, vicine e semplici, ci invitano a lavorare per un mondo più sostenibile. L'intenzione dei maristi è di aderire alle iniziative ecologiche che favoriscono la conservazione del pianeta, ma anche di promuovere misure e azioni che favoriscono questo obiettivo... Ci stai? Come maristi non possiamo addormentarci e aspettare. "Il mondo ha bisogno delle nostre mani", come ha detto lo stesso Papa Francesco: "ogni fedele cristiano, ogni membro della famiglia umana può contribuire a tessere, come un sottile ma unico e indispensabile filo, la trama della vita che abbraccia tutti", ci invita a sentirci coinvolti e responsabili nella cura del Creato, facendolo "con la preghiera e l'impegno". "Dio, l'amico della vita, ci darà il coraggio di lavorare per il bene senza aspettare che gli altri inizino o che sia troppo tardi". Con l'obiettivo di costruire un futuro sostenibile, nella nostra istituzione iniziamo quest’anno accademico 2020-2021 con una riflessione sul tema "Wake up" che ci porta a chiederci: siamo pronti a fare qualche passo nella nostra scuola, nella nostra classe, nel nostro lavoro, nella nostra vita? Ci sveglieremo o continueremo allo stesso modo? E, alla fine, rispondere sì. Di conseguenza, questo nuovo anno scolastico è il momento per riflettere sul nostro stile di vita e su come le nostre scelte quotidiane (in termini di cibo, consumo, trasporto, uso di acqua, energia e altri beni materiali) siano spesso imprudenti e dannose. E l'obiettivo è quello di cambiare, di adottare modi di vivere più semplici e rispettosi. Quindi, bilanciare la gestione delle risorse naturali e i processi di crescita economica è una sfida globale; alla quale dobbiamo aggiungere la riduzione dell'impronta ecologica come la più grande sfida di ogni singola persona e dell'umanità in generale. Per questo lavoro accademico e personale che ci viene proposto dallo slogan "Wake up", abbiamo un 'aiuto' che serve da guida e orientamento in questo settore: gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Un piano generale per un futuro sostenibile per tutti. In esso, l'impegno ambientale per avere un ambiente più sano e meno dannoso si pone come orizzonte, insieme alle sfide globali che affrontiamo quotidianamente come la povertà, la disuguaglianza, il clima, la pace, la giustizia, ecc... Con proposte come queste del OSS (sono 17) o dell'Accordo sul clima di Parigi abbiamo gli strumenti per sostenere la nostra missione di quest’anno e sono un'opportunità per creare un piano ecologico per la nostra scuola, la nostra classe, il nostro lavoro o la nostra vita quotidiana... Ci svegliamo e partecipiamo? Per trovare maggiori informazioni sul tema di quest’anno scolastico 2020-2021 e per consultare e avere a disposizione il materiale ad esso relativo, potete entrare nel nostro sito web https://www.maristasmediterranea.com/ e accedervi attraverso la pagina principale dove troverete un link diretto per uno spazio dedicato, messo a disposizione dalla Conferenza Marista Spagnola (CME)

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Il Fratello Superiore Generale supporti Maristi di Champagnat del Libano dopo la tragedia di Beirut

Ernesto Sánchez Barba si è rivolto alle Comunità e Opere Educative di Champville, Jbail e al Progetto Fratelli a Rmeileh Il Fratello Superiore Generale dell'Istituto dei Maristi dell'Educazione, Ernesto Sánchez Barba, ha voluto manifestare direttamente tutto il suo sostegno e la sua solidarietà, e quella dell'intera istituzione religiosa, ai maristi di Champagnat in Libano e accompagnare la popolazione del capitale, Beirut, in questi giorni difficili dopo la tragedia avvenuta a causa dell'immensa esplosione avvenuta nel porto di questa città Il sostegno e l'accompagnamento mostrato da Fr. Ernesto Sánchez è quello che portiamo avanti anche dall'intera Provincia Marista Mediterranea verso i nostri compagni, fratelli e laici, del Libano e per l'intera popolazione libanese colpita. E siamo uniti nella preghiera con loro e con le loro famiglie per superare questa catastrofe il prima possibile. Così, oltre all'azione sul territorio portata avanti da gruppi di volontari della Pastoral de Maristas de Líbano, nonché all'aiuto e all'offerta che viene fatta dalla stessa scuola di Champville, il Fratello Superiore Generale ha indirizzato una lettera alle Comunità e Educational Works a Champville, Jbail e il Fratelli Project a Rmeileh, in cui trasmette quanto segue: "Cari Maristi di Champagnat: Noi, Fratelli del Consiglio Generale, desideriamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra comunione con il caro popolo libanese e con tutti voi, dopo aver essere venuti a conoscenza della terribile notizia dell’esplosione avvenuta nel porto di Beirut, che ci ha profondamente sconvolti. Alziamo la nostra sincera preghiera per le vittime, per tutti i feriti e per coloro che hanno perso la casa. Vogliamo anche esprimere la nostra solidarietà alla comunità di La Salle a Beirut, le cui scuole hanno subito gravi danni sia negli immobili che nelle attrezzature, a causa della forte esplosione, in particolare al Collége Sacré-Coeur dei Fratelli a Gemmayzé. Sappiamo che l'impatto e le conseguenze di questa esplosione si aggiungono alla difficile situazione sociale ed economica che il paese sta attraversando, ampliata dalla pandemia del COVID-19, che sta seminando così tanto dolore e sofferenze nel mondo. Siamo ammirati per l'atteggiamento solidale che avete dimostrato nei confronti delle persone che hanno perso la casa. Avete messo a disposizione le aule del “Collège Champville” e di "Nostra Signora di Lourdes" di Jbeil, per le famiglie che in questa situazione hanno bisogno di un tetto. Conosciamo anche il lavoro sociale e di supporto svolto dai capi Scout e Rovers, che collaborano alla pulizia dei quartieri intorno al porto di Beirut. Abbiamo anche conoscenza dei gruppi di vita cristiana (GVX), del Movimento Eucaristico dei Giovanni (MEJ) e altri gruppi di giovani e di ex alunni, che collaborano nella raccolta di aiuti alle persone colpite dall'esplosione. Apprezziamo questi gesti concreti di sostegno alle persone bisognose. Come Famiglia Marista Globale, mostriamo la nostra comunione con tutti i fratelli, laici maristi, educatori, studenti e genitori del Libano e con l'intera Provincia Marista Mediterranea. Siamo uniti a voi nel lutto che vive il paese a causa di questo avvenimento. Chiediamo a Maria, la Buona Madre perché vi accompagni e vi sostenga in questo momento di difficoltà e di incertezza. Lei non vi lascerà mancare la sua protezione e vi sosterrà nella speranza. Fraternamente, Fr. Ernesto Sánchez

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Un Giorno Speciale della Buona Madre

Saluto del Fratello Provinciale in occasione di questo anniversario con il quale commemoriamo la nascita di San Marcellino Champagnat https://youtu.be/p7YV16PcDTI Siamo a maggio, il mese di Maria, un momento in cui celebriamo attorno a questa figura materna e, nello specifico, in cui commemoriamo il 20 maggio il giorno della nostra buona madre. Quest'anno 2020, a causa dell'eccezionale situazione causata dalla diffusione di COVID19, la giornata è vissuta in modo speciale. A questo proposito, il Fratello provinciale dei maristi del Mediterraneo, Juan Carlos Fuertes, che è in prigione a causa della pandemia di coronavirus a Roma, ha voluto inviare un messaggio di celebrazione basato sul riconoscimento e grazie a tutte le persone che compongono il grande Famiglia marista. Descriviamo in dettaglio il contenuto testuale di ciò che trasmette nel suo video: “Un saluto a tutti! 20 maggio 1789. Nasce Marcellino Champagnat in una Francia in piena Rivoluzione. L’epoca che Marcelino visse fu un tempo di grandi cambi sociali, economici, religiosi… E lì, in mezzo a quel momento storico così complicato, egli è capace di dare il suo contributo per creare una società più fraterna con i suoi sogni, le sue capacità, i suoi ideali… Maria, nostra Buona Madre, fu il suo sostegno in ogni momento. 20 maggio 2020. Stiamo vivendo da più di due mesi in un periodo di misure speciali per la pandemia di COVID-19. Le strade, i negozi, i musei si sono svuotati… Siamo rimasti nelle nostre case senza uscire, senza vedere i nostri cari, impossibilitati ad abbracciare i nostri amici e familiari. Le opere educative sono state le prime a chiudere. Così le nostre scuole, le opere sociali, le attività pastorali, hanno perso la loro gioia, la loro forza, la loro vita… Ma solo apparentemente! Non immaginavamo che una situazione del genere potesse accadere. Inoltre, non immaginavamo quale sarebbe stata la nostra risposta. Insegnanti, fratelli e laici, genitori, personale amministrativo e di servizio, catechisti e animatori, scout, educatori e volontari, istruttori… avete dato il meglio in questo momento per mettervi al servizio dei nostri figli e dei giovani.  Con il vostro costante lavoro, con la vostra creatività, con il vostro impegno... con le vostre tante ore messe a disposizione, siete stati in grado di prendervi cura dei nostri figli. Desidero avere un ricordo speciale per i fratelli: per il lavoro che avete continuato a fare, cercando di facilitare, coordinare, supportare direttamente o indirettamente ogni lavoro, ogni progetto e i rispettivi Consigli dell’Opera. Né immaginavamo la risposta dei nostri bambini e dei nostri giovani. Ci avete mostrato la vostra grande capacità di adattamento, la vostra accettazione della situazione (qualunque essa sia), ci avete insegnato che la difficoltà si supera sempre con forza e gioia, avete agito collaborando in ogni momento. Con voi, tutto è stato più facile. A tutti voi vorrei esprimere il mio apprezzamento e il mio ringraziamento, a nome mio e a nome di tutti coloro che formiamo questa Famiglia Marista Mediterranea. E ora, per il futuro c’è speranza? Dice Papa Francesco: «Possiamo avere tanti problemi, tante difficoltà, ma quando siamo di fronte a un bambino sentiamo il bisogno di sorridere, di essere semplici, perché ci troviamo di fronte alla speranza: un bambino è la speranza!» In questi mesi ci siamo resi conto che tutto è collegato, che ciò che accade in una città all’altra parte del mondo, ha conseguenze in casa nostra. Ci siamo anche resi conto che possiamo generare ambienti sicuri e sani intorno a noi, se agiamo prendendoci cura degli altri. Inoltre, in questi mesi abbiamo inventato nuovi modi per educare, relazionarci, prenderci cura di noi stessi, fare sport, fare pastorale… proclamare il Vangelo di Gesù. Potremmo dire che siamo andati oltre i limiti che già conoscevamo, che abbiamo attraversato i confini di ciò che già sapevamo, che siamo stati più universali, perché per Maristi tutte le diocesi del mondo rientrano nelle nostre vedute (come direbbe Marcellino). La speranza di Marcellino era un mondo di fraternità. A questo ha dedicato tutte le sue forze. Oggi, in questo mondo dove tutto è connesso, saremo in grado di inventare nuove vie del Vangelo, nuovi modi di prenderci cura gli uni degli altri, nuovi percorsi per essere fratelli, nuovi percorsi di fraternità? Insieme ce l’abbiamo fatta. Insieme ce la faremo. Maria, la nostra Buona Madre, sarà il nostro sostegno in ogni momento. GRAZIE per il cammino che facciamo insieme, perché continuiamo a vivere il sogno di Marcellino oggi! Un grande, grande abbraccio a

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