Facciamo sempre l’errore di considerare l’Africa, la Romania, la Siria luoghi troppo distanti da noi per porgere loro la mano.
Molto spesso ci perdiamo nella retorica delle parole, ci accontentiamo di farci smuovere la coscienza da un servizio delle ‘Iene’…senza pensare che basterebbe scostare la tende del nostro salotto per vedere quelle realtà.
Il quinto liceo ha deciso di fare esattamente questo: abbandonare l’accogliente ‘guscio’ per toccare con mano la SOLIDARIETÁ.
Dall’inizio di quest’anno scolastico, abbiamo deciso e proposto alla preside (con l’auto del Prof di Religione Mauriello) di recarci due volte al mese nell’ora di Religione (che capita di giovedì alla prima ora) in giro sulle rotonde delle nostre città per portare la colazione a tutti coloro che ogni giorno, sfidando le condizione meteorologiche, si aggrappano alla speranza di un lavoro. Ci stiamo rendendo conto che queste persone hanno bisogno anche di qualcuno con cui parlare, confrontarsi, raccontare le proprie storie che spesso sono di vera disperazione. La scuola e i nostri genitori hanno appoggiato che continuerà fino alla fine dell’anno. Chiunque voglia aggregarsi può contattarci per venire con noi o aiutarci a raccogliere i viveri da consegnare. Spero che questo sia solo l’inizio per fare della nostra vita un vero dono per gli altri