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I Maristi Blu ricevono il Premio Internazionale Navarra per la Solidarietà 2016

E’ un riconoscimento al loro lavoro ad Aleppo, Siria, per l’attenzione alle vittime di una guerra che dura ormai da più di 5 anni. Il Fratello Marista Georges Sabe, che appartiene alla Provincia Marista Mediterranea (che ha opere educative e sociali dell’Istituto marista in Estremadura, Andalusia, Murcia, Comunità Valenziana, Italia, Libano e Siria), ha ricevuto in questa mattinata a Pamplona (Navarra) il “Premio Internazionale Navarra per la Solidarietà 2016” per il lavoro che compiono i Maristi Blu nella città di Aleppo, Siria, nella quale rischiano la loro vita per assistere le persone colpite dalla guerra, tanto i residenti di Aleppo che i rifugiati da altre zone del paese. Quando si è deciso di assegnare questo premio, i giurati hanno tenuto conto del lavoro e delle persone volontarie che collaborano con i Maristi Blu, in rete con altre organizzazioni cristiane, musulmane e aconfessionali, così come il fatto che sono restati ad Aleppo una volta cominciata la guerra, continuando così il loro costante percorso di attenzione alla popolazione vulnerabile. Fr. Georges Sabe, che ha apprezzato l’assegnazione del premio, spera, soprattutto, che esso serva per far prendere coscienza sulla situazione critica che si vive in Siria e sulla necessità di un accordo internazionale che faccia cessare la violenza. “La guerra ad Aleppo è un nuovo muro di vergogna simile a quello di Berlino, però con l’aggravante delle morti, molte famiglie sono rimaste separate. Dobbiamo ottenere che termini.” I Maristi Blu prevedono di destinare la somma del premio, 15.000 euro, ai programmi di aiuto umanitario e di emergenza per le persone rifugiate del conflitto siriano, così come a programmi educativi destinati a bimbi e bimbe, un lavoro nel quale sono sostenuti dall’appoggio della propria ONG SED e dalla Provincia Marista Mediterranea alla quale appartengono. Fr. Georges Sabe, che ha ricevuto una calorosa ovazione del pubblico presente, rispetto a questo ha spiegato il senso della loro denominazione di Maristi, e del suo complemento Blu che ha acquisito, perché così iniziarono a chiamarlo i bimbi nel luglio 2012 ad Aleppo. “Abbiamo il carisma di Marcellino Champagnat come punto di riferimento in tutto quello che facciamo. E, quando iniziò la guerra in Siria, stavamo collaborando in un centro con minori ad Aleppo e portavamo delle magliette blu e, da allora, ci identificarono con esse: I Blu ci aiutano a studiare, i Blu ci sostengono di fronte agli attacchi, i Blu giocano con noi nonostante le bombe… E ci sembrò curioso e anche significativo, considerando che i primi Fratelli Maristi, negli anni della fondazione, vestivano una casacca blu”. Il Premio Internazionale Navarra alla Solidarietà, concesso congiuntamente dal Governo della Navarra e dall’entità bancaria Laboral Kutxa, riconosce quelle istituzioni, organizzazioni o persone che si distinguono in qualsiasi ambito della cooperazione internazionale. La candidatura al Premio Internazionale Navarra alla Solidarietà fu presentata dalla ONGD Solidarietà, Educazione e Sviluppo (SED), che collabora con i Maristi Blu ad

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Il nostro Fratello Esteban Aparicio Mansilla è morto.Riposi in pace

Il Fratel Provinciale della Provincia Marista Mediterranea, la Comunità di Cordova e i suoi familiari desiderano comunicare che il nostro Fratello Esteban APARICIO MANSILLA è morto a Cordova il 25 novembre 2016 a 78 anni e a 61 di vita religiosa RIPOSI IN PACE Nacque a Mansilla di Burgos (Burgos) il 26 dicembre 1937. Entrò al probandato di Arceniega (Álava) il 22 de settembre 1949. Fece il noviziato a Maimón-Córdoba e poi la Prima Professione l’8 settembre 1955; la Professione Perpetua a Villalba (Madrid) il 15 agosto 1960. Comunità: Badajoz (1957-1973), Siviglia (1973-1978), Huelva (1978- 2015) e Cordova (2015-2016).   Il funerale ci sarà il 26 novembre, sabato, alle 16:30 nella Parrocchia di Nostra Signora della Fuensanta.   La salma resterà nel tanatorio El Granadal (C/ Rubí, 25) fino alla sua traslazione in Chiesa.   Come è dolce ricordare nel momento di comparire davanti a Dio che si è vissuto sotto la protezione di Maria e nella sua Società! (San Marcellino Champagnat) “Alla morte di un Novizio o di un Fratello, ogni comunità della Provincia celebra una messa e prega con l’ufficio dei defunti”. (C. 55.2)

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20 Novembre. Giornata Universale dei Diritti dei Bambini

Gentilissima famiglia marista, la nostra fondazione marista internazionale per la solidarietà FMSI mette a nostra disposizione i seguenti materiali per lavorare sui diritti del bambino. Questi documenti non sono soltanto una buona riflessione per preparare il 20 novembre (Giorno Internazionale dei Diritti dei Bambini), ma sono materiali che si possono usare nelle differenti attività a scuola, in pastorale o in qualsiasi ambito scolastico e personale. Presentiamo 10 momenti di riflessione che ci porteranno in 8 paesi. Conosceremo le opinioni dei bambini sui problemi che vivono in questi paesi e ricorderemo gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, recentemente pubblicati dalle Nazioni Unite. Conosci meglio la FMSI in

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Slogan 2016 – 2017: 200 e +, vive il sogno

Lo slogan scelto per l’anno scolastico 2016-2017 è “200 e + vive il sogno”. I riferimenti essenziali sono:  - 200. Questo numero si riferisce agli anni che l’Istituto compie il 2 gennaio 2017. Il sogno di San Marcellino Champagnat si è fatto realtà ogni giorno, si fa realtà ogni giorno là dove siamo presenti. In tutto quest’anno ringrazieremo Dio e la nostra Buona Madre per questi 200 anni di storia, per le migliaia di Fratelli e il loro impegno per la missione marista, per tanti laici impegnati e per le migliaia di persone che, bambini e giovani, hanno potuto beneficiare dell’educazione e della presenza marista. Pertanto è un riferimento storico, un’efemeride che andiamo a celebrare nella gioia con tutte le persone che, in una forma o nell’altra, sono vicine al carisma e alla presenza marista in qualunque angolo della terra.  - e +. Lasciamo per un momento la nostra storia e guardiamo al futuro. L’istituzione compie duecento anni, ma la nostra missione continua e riparte un’altra volta. Non cominciamo dall’inizio, ma ci piace dire che siamo di fronte ad un nuovo inizio, ad una nuova aurora che dobbiamo aiutare a nascere. Non conosciamo i disegni dello Spirito, ma la nostra volontà è quella di continuare ad essere fedeli al carisma fondazionale. Vogliamo continuare a cercare il nostro posto tra i bambini e i giovani, specialmente quelli che hanno maggiore bisogno di aiuto. Vogliamo incontrare i Montagne di oggi.  - Vive il sogno. Vive il sogno. Un riferimento personale. Un riferimento per ognuno di noi, che in qualche modo può personalizzare questo vissuto di futuro che vogliamo creare. Di fronte a questi duecento anni di storia, e con l’intenzione di continuare ad essere fedeli alla nostra missione marista, io, come marista, come alunno, come persona... posso formulare il mio sogno, il mio progetto personale per questo futuro che vogliamo inseguire creando vita al lato di coloro che hanno bisogno di aiuto e della mano di Maria.

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Allunni del 4º Eso della scuola Marista di Valencia sono riusciti ad inviare un pallone di elio verso la stratosfera

“Maristas Space Balloon” è il nome del progetto scientifico nel quale hanno lavorato gli alunni del 4º della ESO durante quest’anno scolastico, e il loro principale obiettivo era il lancio di un pallone di elio che raggiungesse un’altezza di circa 30 Km, più del triplo dell’altezza cui giungono i voli commerciali. Questo pallone è unito a una cassa-sonda nella quale, tra gli svariati dispositivi, c’é una telecamera che registra tutto il volo del pallone, mostrando immagini della stratosfera nelle quali si può osservare la curvatura della terra e il limite dello spazio. Con il diminuire della pressione a quest’altezza, il pallone aumenta il suo volume fino a non poter sopportare la tensione ed esplode. In questo momento la sonda inizia a cadere e quando l’atmosfera è sufficientemente densa si apre un paracadute che frena la caduta fino a che tutto l’attrezzatura giunge di nuovo sulla superficie. La sonda si può recuperare grazie ad un equipaggiamento con un dispositivo GPS che ne facilita la localizzazione della posizione. Si è trattato senza dubbio di un progetto appassionante e complesso allo stesso tempo, nel quale gli alunni hanno dovuto lavorare e studiare diversi campi scientifici: fisica dell’atmosfera, localizzazione con il GPS, disegno di sensori con microprocessori, ecc. Conoscenze che alla fine hanno avuto modo di mettere in pratica disegnando la cassa-sonda, realizzando simulazioni, calcolando la possibile traiettoria del pallone, etc. Inoltre, alla cassa-sonda si è aggiunto una “presenza” caratterizzata da un San Marcellino Champagnat, che è stato testimone oculare di tutto il volo. Il lancio della mongolfiera, condotto da Utiel, è stato molto emozionante per tutti gli studenti e gli insegnanti che hanno partecipato, poiché hanno visto come tutto il loro lavoro si materializzava in qualcosa di reale. Il lancio è stato un successo ma ancora rimaneva la parte più difficile e che generava molta incertezza a chi aveva partecipato al progetto: il recupero della cassa-sonda. La previsione calcolata del percorso del pallone non è stata errata, ed entro due ore dal lancio, hanno cominciato a giungere messaggi dal GPS e si è potuta recuperare la scatola senza troppe difficoltà. La gioia è stata immensa e l'obiettivo è stato raggiunto, considerando che il pallone aveva realizzato niente meno che 30253 m. Ma la gioia è stata ancora più grande alla vista delle immagini registrate dalla telecamera e quando ci si è resi conto che erano decisamente più spettacolari di quanto avessimo potuto immaginare. È stata sicuramente un'esperienza con un alto valore educativo in cui gli studenti hanno certamente imparato, ma anche apprezzato molto e che difficilmente potranno

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